di Fabio Belli
Nonostante le sanzioni a Mosca, il Vecchio Continente sembra non riuscire proprio a fare a meno dei prodotti russi.
Un primo esempio arriva dai fertilizzanti le cui importazioni nell’Unione europea dalla Russia sono aumentate di 1,7 volte gennaio-maggio di quest’anno. A riferirlo è Eurostat, secondo cui la Polonia, con oltre 467 mila tonnellate, deterrebbe il primato di maggior consumatore davanti a Francia, Germania e Italia. Questi quattro paesi insieme, secondo gli analisti, rappresentano il 57% delle forniture di fertilizzanti totali provenienti dalla Russia, la cui dipendenza europea non fa che confermare le stime dell’Associazione russa dei produttori di categoria che hanno previsto un aumento delle esportazioni del 10% nel 2024.
Ma non si tratta solo dei fertilizzanti, secondo quanto dichiarato da Gazprom, il gas continua a fluire da est a ovest passando dall’Ucraina con un aumento pari al 26%. Anche i metalli russi, secondo un’indagine effettuata dall’agenzia Ria Novosti, sembrano prodotti irrinunciabili per il Vecchio Continente, dove qui il primato spetta proprio all’Italia con 120 milioni di euro, un aumento di 1,6 volte nel mese di maggio rispetto ad aprile. Una tendenza che comunque si ritrova, sebbene a percentuali minori, anche in altri paesi europei e che è sottolineata dalla Germania che ha aumentato le importazioni di alluminio dalla Russia di ben 11 volte.