di Gionata Chatillard
Con una decisione presa all’unanimità dalla Duma di Stato, la Federazione Russa ha fatto un passo decisivo per abbandonare il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari. Una decisione che secondo il presidente del Parlamento, Vyacheslav Volodin, sarebbe “assolutamente giustificata” dal fatto che gli Stati Uniti non hanno mai ratificato l’accordo. “A causa del loro comportamento immorale siamo adesso pronti a intraprendere le azioni appropriate per mantenere la sicurezza globale”, ha spiegato il deputato, aggiungendo che a partire da questo momento Washington farebbe meglio a pensarci 2 volte prima di testare nuove armi nucleari.
La decisione della Duma dovrà adesso essere approvata dal Senato per essere poi firmata dal presidente Vladimir Putin, ma si tratta di passaggi ormai scontati.
Il trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, elaborato a metà anni ‘90, proibisce i test atomici in qualsiasi ambiente e prevede l’istituzione di un organismo ad hoc incaricato di condurre eventuali ispezioni a richiesta dei paesi firmatari. In realtà l’accordo non è mai entrato ufficialmente in vigore, proprio perché mancava la ratifica da parte di vari paesi, Stati Uniti in testa. Ciononostante, le nazioni che l’hanno firmato non hanno più infranto la moratoria da allora, Russia compresa.
Adesso, la decisione simmetrica di Mosca affosserà probabilmente una volta per tutte il trattato, ma toglierà anche una patata bollente dalle mani della Casa Bianca, fornendole il pretesto perfetto per continuare a non ratificarlo. Il che rende più che probabile che la terra torni presto a tremare come non faceva da tempo.