di Fabio Belli
Mosca sta ospitando “colloqui inter-palestinesi” con rappresentanti di 14 fazioni che prenderanno parte alle discussioni su come risolvere la situazione a Gaza.
L’incontro, tenuto dal viceministro degli Esteri russo e inviato speciale per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, vede la partecipazione dei leader di Hamas, esponenti del partito Fatah e della Jihad islamica palestinese, nonché rappresentanti della Siria, del Libano e di altri paesi del Medio Oriente.
Dopo la prima giornata di colloqui avvenuta ieri, 29 febbraio, oggi le fazioni hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale concordano il proseguimento degli incontri per raggiungere “un’unità nazionale globale”. Nella stessa dichiarazione le forze palestinesi si rivolgono con gratitudine a Mosca per aver organizzato l’evento e per aver preso posizione a sostegno della questione palestinese.
Sull’incontro è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov. Il capo della diplomazia russa, al Forum diplomatico turco di Antalya, ha sottolineato come le fazioni abbiano espresso la loro disponibilità a rispettare la piattaforma dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. “Se questo non rimane uno slogan, allora sarà un buon passo avanti per garantire che diventino veramente uniti e parlino la stessa lingua con il mondo esterno”, ha detto Lavrov.
Alcuni giorni fa l’inviato russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, aveva dichiarato che gli Stati Uniti darebbero a Israele la “licenza di uccidere” i palestinesi. Una piccola frase, ma un grande passo per una frattura definitiva fra Israele e Russia.