di Fabio Belli
Il segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha invocato per la prima volta in 35 anni l’articolo 99 della Carta dell’ONU per sollevare la disperata questione di Gaza al Consiglio di Sicurezza. L’impotenza della comunità internazionale, Occidente in primis, è l’ennesimo segnale di un impero ormai sempre più arroccato su se stesso.
Dalla visione in bianco e nero di Ponente a quella a colori di Levante dove il presidente russo, Vladimir Putin, dopo un esaltante viaggio in terra araba, è intervenuto al 14° Forum di investimento VTB a Mosca.
Nel suo discorso il Capo del Cremlino ha sottolineato come le élite occidentali stiano cercando di rallentare la crescita della “periferia globale”, usando tali soggetti come colonie e arrivando al punto di abolire i principi stessi dell’economia di mercato.
Le azioni dell’Occidente, secondo il presidente russo, starebbero letteralmente distruggendo il sistema di relazioni economiche costruito nel corso di decenni dall’Occidente stesso.
Le critiche di Putin hanno riguardato anche il sistema di pagamenti SWIFT, a suo dire screditato, anacronistico e arcaico, in quanto sostituito dai pagamenti nelle valute nazionali. “Secondo gli esperti, nel prossimo futuro il monopolio delle grandi banche occidentali sarà minato”, ha detto Putin che ha menzionato il settore della tecnologia dove, a suo dire, gli Stati Uniti e l’Occidente collettivo vogliono mantenere invano il loro dominio.
Il capo del Cremlino ha definito ancora una volta la Cina il partner ideale per collaborare in tutti i campi, soprattutto nella sfera tecnologica.
Non a caso, secondo i dati pubblicati oggi dell’Agenzia delle dogane cinesi, il volume commerciale tra Cina e Russia ha raggiunto la cifra record di 218,17 miliardi di dollari, registrando una crescita del +26,7% su base annua da gennaio a novembre e raggiungendo con un mese d’anticipo l’obiettivo prefissato da Putin e il suo omologo, Xi Jinping.