di Fabio Belli
La Russia non ha bisogno di pensare a come ripristinare le sue relazioni con l’Europa, ma a come non dipendere più dalle decisioni economiche del Vecchio Continente.
Questo in sostanza quanto ha affermato ieri, 27 novembre, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, intervenuto al forum moscovita Primakov Readings.
Secondo il capo della diplomazia russa, la priorità del suo Paese sarebbe dunque quella di evitare le politiche commerciali ed economiche che i paesi europei attuerebbero sotto l’influenza di Washington. Il tutto, secondo Lavrov, in contrapposizione a quanto avviene nei BRICS dove i contatti sarebbero sviluppati in base ai principi di uguaglianza e rispetto reciproco. E, proprio per questo, il blocco di cui Mosca fa parte sarebbe la chiave di volta di un ordine mondiale multipolare che si starebbe rafforzando superando il G7.
Ritornando sulla questione delle relazioni Russia-Occidente, il ministro ha sottolineato come sia impossibile fidarsi degli organismi a trazione occidentale. “Quando l’Unione europea ci offrirà qualcosa, penseremo 10 volte a quanto sono ora in grado di rispettare i trattati”, ha concluso Lavrov facendo intendere come le lacrime di coccodrillo che sgorgheranno da Ponente non commuoveranno affatto la Russia. E in attesa di tali lacrime, a mettere in guardia l’Occidente, Europa in primis, ci pensa Bloomberg, secondo cui senza il carburante russo, il clima gelido metterà alla prova i sistemi energetici europei che affronteranno il secondo inverno consecutivo senza le forniture di base russe.