di Fabio Belli
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, è arrivato oggi a New York a presiedere per due giorni il Consiglio di Sicurezza dell’Onu in una riunione sulla cooperazione multilaterale nell’interesse della creazione di un ordine mondiale più giusto, democratico e sostenibile.
Nel suo intervento il capo della diplomazia russa ha affermato che è necessaria una rapida riforma delle istituzioni di Bretton Woods e dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Lavrov ha anche criticato la decisione della Germania di ospitare in futuro missili americani a lungo raggio. Una decisione definita un’autentica umiliazione per Berlino il cui “governo”, ha detto Lavrov, “è arrivato a sottomettersi senza riserve alla decisione degli Stati Uniti”. Tuttavia, ha anche teso una mano all’Europa valutando la possibilità di risolvere la cosiddetta “crisi europea”.
“È necessario eliminare una volta per tutte le cause profonde della crisi scoppiata in Europa … Una soluzione politica e diplomatica deve essere accompagnata da passi concreti per rimuovere le minacce alla Federazione Russa provenienti dall’area euro-atlantica occidentale”, ha detto Lavrov che poi, parlando del conflitto russo ucraino, ha ribadito che Mosca è pronta a trovare un equilibrio di interessi nella soluzione dell’attuale crisi in Ucraina.
“Nel concordare garanzie e accordi reciproci, sarà necessario tenere conto delle nuove realtà geostrategiche del continente eurasiatico, dove si sta formando un’architettura continentale di sicurezza veramente uguale e indivisibile”, ha affermato il capo il ministro degli Esteri russo, che ha messo in guardia la NATO per il suo avanzamento nella regione del Pacifico con l’obiettivo di minare l’architettura incentrata sull’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico).
Lavrov ha poi contestato le parole del funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, secondo il quale l’escalation delle relazioni tra Stati Uniti e Russia avrebbe ripercussioni solo per il continente europeo. “La convinzione di Washington di non soffrire le conseguenze di una nuova guerra globale e che le azioni principali si svolgeranno nel continente europeo è un’illusione”, ha detto Lavrov che, tuttavia, ha aggiunto: “gli europei devono rendersi conto, quale ruolo suicida è in serbo per loro”.