di Fabio Belli
Il segretario del Consiglio per la sicurezza dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, ha ammesso che Kiev sta colpendo obiettivi russi con imbarcazioni senza equipaggio ed ha confermato la responsabilità ucraina dei due attacchi al ponte di Crimea. Danìlov ha inoltre affermato che l’esercito ucraino non ha un programma preciso su come condurre la controffensiva. “Nessuno, tranne Kiev, ha il diritto di stabilirlo”, ha detto il consigliere di Zelensky le cui parole denotano un certo isolamento da parte dell’Occidente; ne sarebbe riprova il fatto che, secondo l’Economist, in Ucraina, avrebbero iniziato persino a produrre munizioni per l’esercito con una stampante 3D. I proiettili, secondo il quotidiano britannico, entrerebbero nel Paese camuffati da giocattoli o da candelabri.
Mosca intanto aggiorna l’elenco dei paesi ostili, includendo anche la Norvegia mentre infligge una nuova multa a Wikipedia per non aver rimosso informazioni sull’operazione speciale che secondo la parte russa sarebbero false. D’altronde di recente il co-fondatore della nota enciclopedia on line, Larry Sanger, ha affermato che gli editori di Wikipedia non si preoccupano affatto delle politiche di neutralità della piattaforma, affermando candidamente che l’establishment statunitense e la CIA usano Wikipedia come strumento per intraprendere guerre mediatiche.
Sulla crisi ucraina interviene anche l’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, secondo cui la NATO, dopo aver abbandonato l’Europa, ora vuole distruggere la pace e la tranquillità nella regione Asia-Pacifico. “L’espansione verso Est del blocco NATO aumenterà le tensioni regionali e potrebbe provocare una nuova guerra fredda”, ha detto l’ambasciatore.
Tensioni che certo non sembrano preoccupare Varsavia visto che il ministro della Difesa polacco ha affermato di voler continuare a rafforzare il raggruppamento di truppe al confine con la Bielorussia. Il vice capo di stato maggiore delle forze armate ha reso noto che i piloti di elicotteri da combattimento sarebbero pronti a sparare.