di Fabio Belli
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto che sospende una serie di disposizioni fiscali con Stati Uniti, Unione europea e altri soggetti ostili alla Federazione Russa.
Intanto nel conflitto russo-ucraino si scalda anche il fronte più a nord-ovest: il Ministero della Difesa polacco ha annunciato lo schieramento di altri mille soldati al confine con la Bielorussia e quest’ultima ha iniziato esercitazioni militari proprio al confine con Polonia e Lituania. Parte delle manovre, secondo il dicastero della Difesa bielorusso, si svolgeranno vicino al corridoio di Suwałki, un’area di circa 65 km posta a cavallo del tortuoso confine in cui si snoda una rotta commerciale di grande importanza strategica per il collegamento tra la Bielorussia e l’enclave russa di Kaliningrad.
Il primo ministro lituano, Ingrida Šimonytė, ha affermato inoltre che Lituania, Lettonia e Polonia hanno elaborato congiuntamente un meccanismo per chiudere completamente il confine con la Bielorussia in caso di una situazione critica.
Da oltre oceano, invece, il Pentagono approva il primo lotto di carri armati Abrams da inviare in Ucraina, a renderlo noto è la CNN, inoltre un nuovo pacchetto di aiuti militari da 200 milioni di dollari sarebbe già pronto per Kiev.
Washington continua la linea di pompaggio di armi all’Ucraina cercando di inasprire i toni del confronto. Non fanno eccezione le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Matthew Miller, che in una conferenza stampa ha imputato l’assenza di negoziati in corso a causa di un rifiuto da parte di Mosca. La risposta della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, non si è fatta attendere: “Sanno perfettamente di aver detto al presidente ucraino di ritirarsi dai colloqui di pace nell’aprile 2022, nonché aver vietato a Kiev di avere colloqui con la Russia nel settembre 2022, hanno dichiarato che non era mai il momento giusto, ma nonostante ciò incolpano comunque la Russia”, ha detto la portavoce.