di Jeff Hoffman
Il governo Meloni prevede di vendere il 4% dell’ENI all’interno di un piano di privatizzazioni che mira a raggiungere l’1% del PIL italiano, 20 miliardi euro.
A darne notizie è il quotidiano economico Bloomberg seguito dalle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che dal summit di Davos si è mostrato entusiasta del sempre maggiore interesse dei cosiddetti investitori stranieri.
“Abbiamo incontrato i nostri partner, in particolare quei soggetti internazionali che investono nel nostro Paese. Hanno espresso soddisfazione e magari investiranno anche di più”, ha chiosato Giorgetti riferendosi al piano di privatizzazioni del governo. “Le operazioni che abbiamo avviato, dal Monte dei Paschi a quelle molto complesse come la Netco di Tim, hanno registrato ampia soddisfazione”, ha aggiunto Giorgetti.
Lo Stato controlla poco più del 32% del capitale di Eni, il cui 4% è di proprietà del Ministero delle Finanze, mentre il restante è in capo a Cassa depositi e prestiti.
L’obiettivo è ridurre il debito pubblico ma, intanto, alla chiusura delle transazioni borsistiche del 18 gennaio, il titolo della società fondata da Enrico Mattei ha perso lo 0,3%.
Emerge inoltre che, prima di lasciare Davos, il ministro Giorgetti ha tenuto ieri un incontro a porte chiuse sul futuro dell’Europa incontrando, tra gli altri, il premier belga Alexander De Croo, quello croato Alexander Plenkovic, la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva e il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
Dal sovranismo ai saldi di fine stagione?