di Fabio Belli
La borsa di Dubai ha annunciato la quotazione di 400 milioni di obbligazioni dell’Agricultural Bank of China.
La nuova emissione rappresenta la seconda quotazione obbligazionaria della banca su Nasdaq Dubai, il che a sua volta è indice di grande apertura da parte della borsa emiratina ai capitali cinesi.
Inoltre, come confermato dal CEO della borsa emiratina, Hamed Ali, la mossa, oltre a evidenziare l’espansione strategica delle banche cinesi nei mercati globali, potenzia il portafoglio di titoli a reddito fisso quotati al Nasdaq Dubai.
La liaison tra Pechino e Abu Dhabi, per quanto riguarda l’acquisto di debito cinese da parte del paese del Golfo, fa sicuramente seguito alla recente visita di Stato in Cina del presidente sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, che ha aperto la strada a un ulteriore rafforzamento dei legami bilaterali con l’obiettivo congiunto di conseguire un volume di scambi pari a 200 miliardi di dollari entro il 2030.
Tuttavia, il rafforzamento dei legami, oltre che dal punto di vista degli affari, è cresciuto anche nell’aspetto culturale. Secondo il rappresentante cinese presso la Camera di Commercio di Dubai, vi sarebbe una tendenza crescente nella popolazione emiratina nella cultura cinese e a imparare il mandarino.
Per Pechino non c’è solo l’Africa.