di Margherita Furlan e Jeff Hoffman
“Siamo arrivati al punto in cui, senza agire, dovremo compromettere il nostro benessere, il nostro ambiente o la nostra libertà”. Così parlò Mario Draghi, aggiungendo che per far sopravvivere l’Unione europea servirà un doppio piano Marshall.
Questa mattina, a fianco della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, l’ex capo della BCE ha ribadito che l’Europa sta attraversando una sfida esistenziale.
Se non aumenti la spesa militare e non costituisci un esercito europeo ti bombardano e muori, sembra sussurrare una voce dall’oscurità.
Come se non bastasse, dalla campagna elettorale degli Stati Uniti, fra una dichiarazione e l’altra, Donald Trump ha minacciato di imporre tariffe del 100% sui Paesi che dovessero fare affari in una valuta diversa dal dollaro. Si tratta del mondo basato sulle regole che, al di là del nome del presidente, seguono sempre la stessa logica suicida.
Commentando l’ennesimo piano di pace dell’Occidente collettivo il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov ha risposto spiegando che richiedere un cessate il fuoco trattando soltanto di scambi di territori non è serio. Intervenuto subito dopo l’incontro con il suo omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud, il capo della diplomazia russa ha sottolineato che non si tratta di territori ma di diritti delle persone e su questa base Mosca accoglie con favore l’appello di Xi Jinping a trovare una soluzione alla causa principale della crisi ucraina.
Il capo della diplomazia russa si trova a Riyadh al 161° incontro del Consiglio di cooperazione del Golfo. L’evento include il primo incontro tra il Consiglio e l’India con la partecipazione del ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar nonché dialoghi strategici con Russia e Brasile. Saranno discusse le questioni regionali e internazionali di particolare rilievo, a partire dalla guerra in Palestina.
Al di fuori dell’Alleanza atlantica dunque i corridoi commerciali e diplomatici avanzano a gran velocità. D’altra parte, ha puntualizzato Lavrov, qualunque paese può essere messo nel mirino di Washington: la Cina è già stata punita per aver superato l’Occidente in termini di tecnologia. Occorre fare presto per organizzare la difesa. Di chi non è dato sapere con precisione.