LEVANTE 20.10.2025 – Lezioni di pace
L’accordo di cessate-il-fuoco ha tremato nelle ultime ventiquattro ore. L’esplosione di un veicolo militare israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, ha provocato una dura reazione delle Idf. Hamas ha preso le distanze dall’accaduto, affermando che i responsabili sarebbero milizie armate operanti autonomamente. Potrebbe trattarsi di un nuovo episodio della “caccia al collaborazionista”, in corso da settimane all’interno della Striscia.L’incidente ha riacceso gli scontri su tutto il territorio. Anche la Cisgiordania ha registrato un aumento delle violenze, sia di Tzahal sia dei coloni israeliani contro la popolazione palestinese. Giudea e Samaria potrebbero diventare il prossimo fronte caldo del conflitto. In seguito all’intervento degli Stati Uniti e dei mediatori, il cessate-il-fuoco è stato ripristinato e l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza è ripreso. La tregua resta fragile. Nell’altro fronte, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollecitato Volodymyr Zelensky a cedere consistenti porzioni di territorio alla Federazione Russa. L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre rifiutato di fornire a Kiev i tanto agognati missili da crociera subsonici Tomahawk, per il cui impiego si renderebbe necessario il supporto tecnico di personale militare americano e soprattutto il ricorso a piattaforme di lancio a stelle e strisce (navi, sottomarini, aerei o basi militari in territorio Nato). Il tycoon ha esortato pubblicamente le parti belligeranti a sottoscrivere un cessate-il-fuoco sull’attuale linea di contatto. Proposta ritenuta inaccettabile dall’ex attore di Kryvyj Rih e dal suo entourage. Trump insiste sulla necessità di negoziare una tregua il più rapidamente possibile, tenendo in debito conto la realtà sul campo di battaglia: “Dovrebbero semplicemente fermarsi alle linee in cui si trovano, le linee di battaglia. Il resto è molto difficile da negoziare. Lasciate che il Donbas sia tagliato così com’è per adesso. Credo che il 78% del territorio sia già occupato dalla Russia. Si può negoziare qualcosa più avanti”. Trump pare intenzionato a mettere diplomaticamente in un angolo Zelensky, per convincerlo a incontrare Vladimir Putin durante l’annunciato vertice Usa-Russia di Budapest. Ne parliamo con Vincenzo Maddaloni, giornalista, Antonio Mazzeo, giornalista, Giuseppe Masala, economista, Margherita Furlan, giornalista.
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