di Fabio Belli
“È finita l’era del riscaldamento globale, è arrivata l’era dell’ebollizione globale”
È quanto ha affermato Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un discorso ieri a New York.
Guterres ha chiesto un’immediata azione radicale sul cambiamento climatico visto che secondo i dati degli organismi del pensiero unico, il mese di luglio, che ancora non è finito, ormai è deciso che è stato e sarà il più caldo della storia dell’umanità. Il segretario generale ha descritto uno scenario apocalittico: “bambini spazzati via dalle piogge monsoniche, famiglie in fuga dalle fiamme, lavoratori che collassano per il caldo torrido, aria irrespirabile e caldo insopportabile e il livello dei profitti dei combustibili fossili e dell’inerzia climatica è inaccettabile”.
In vista del prossimo vertice sulla cosiddetta ambizione climatica previsto a settembre, Guterres ha invitato i paesi sviluppati a impegnarsi a raggiungere la neutralità dal carbonio il più vicino possibile al 2040 e per le economie emergenti entro il 2050.
“Per gli scienziati, è inequivocabile: la colpa è degli umani”, ha proseguito il politico portoghese secondo cui tutto sarebbe del tutto coerente con le previsioni e i ripetuti avvertimenti. L’unica sorpresa, a suo dire, sarebbe la velocità del cambiamento.
L’allarmismo climatico a reti unificate è già fra noi ed è solo l’inizio. Andrà tutto bene.