di Fabio Belli e Margherita Furlan
La Corte penale internazionale emetterà mandati di arresto per i leader di Hamas e d’Israele, compreso il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Ad annunciarlo è stato il procuratore capo della corte dell’Aja, Karim Khan che, appellandosi agli articoli 7 e 8 dello Statuto di Roma, ha citato “fondati motivi per ritenere” che le persone ricercate siano responsabili di “crimini di guerra e crimini contro l’umanità” a Gaza e in Israele.
Oltre a Netanyahu, la Corte dell’Aja, ha disposto il mandato anche per il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Tra gli ufficiali di Hamas ricercati figurano il leader Yahya Sinwar, il comandante delle Brigate al-Qassam, Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, e il capo dell’Ufficio Politico dell’organizzazione,Ismail Haniyeh, si legge nella dichiarazione del pubblico ministero.
Netanyahu e Gallant sono sospettati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità a Gaza, come attacchi intenzionali contro la popolazione civile, uccisioni intenzionali e cause di sofferenze, uso della fame come metodo di guerra, “sterminio e/o omicidio” come così come altri “atti disumani”.
I leader di Hamas, invece sarebbero rei di omicidio, stupro e altri atti di violenza sessuale, nonché di presa di ostaggi e torture.
Il procuratore capo ha inoltre sottolineato che le prove raccolte dal suo ufficio includono interviste con sopravvissuti e testimoni oculari, video autenticati, foto e materiale audio, immagini satellitari e dichiarazioni del “presunto gruppo autore del reato”, dai quali si evince che “Israele ha intenzionalmente e sistematicamente privato la popolazione di Gaza di beni indispensabili alla sopravvivenza umana.”
«È uno scandalo. Questo non fermerà né me né noi». Così il premier Benjamin Netanyahu, citato dai media, ha definito a una riunione del Likud la richiesta del Procuratore. I ministri Bezalel Smotrich e Ben Gvir hanno accusato quest’ultimo di «antisemitismo». «È dai tempi della propaganda nazista che non si vedeva una tale dimostrazione di ipocrisia e di odio verso gli ebrei come quella mostrata dal tribunale dell’Aja», ha dichiarato il ministro delle Finanze Smotrich, sottolineando: «Anche i nazisti parlavano in nome della “moralità” e non c’era nulla oltre all’antisemitismo».
Da parte sua, il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir ha suggerito che Israele smetta di prendere parte ai procedimenti giudiziari internazionali «antisemiti» dell’Aja. «Il premier e il ministro della Difesa devono ignorare il procuratore antisemita e ordinare un’intensificazione degli attacchi contro Hamas fino alla sua completa distruzione», ha affermato Ben Gvir.
Intanto, circa 950mila palestinesi sono stati evacuati da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, mentre le truppe israeliane operano nella parte orientale della città.