di Margherita Furlan e Jeff Hoffman
Gli Stati Uniti stanno uccidendo il dollaro con le loro stesse mani, ha fatto notare il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, sottolineando che grazie alla natura allargata dell’alleanza russo-cinese il 90% degli accordi finanziari tra i Paesi vengono ora effettuati nelle rispettive valute nazionali.
Infatti, per aggirare il blocco di sanzioni occidentali la Russia ha istituito un certo numero di banche appositamente autorizzate ad aprire conti presso le banche cinesi ed evitare così il fuoco incrociato delle sanzioni.
Come se non bastasse Iran, Azerbaijan e Russia hanno inaugurato la Ferrovia Rasht-Caspian, bretella ferroviaria di 37 chilometri interconnessa con il corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud che così ora va a collegare il Golfo Persico al Mar Caspio, contribuendo tra l’altro a riportare l’Iran fuori dall’isolamento economico voluto da Washington.
Il cosiddetto corridoio Nord – Sud, di cui la ferrovia iraniana diventa parte integrante, si estende per 7.200 km, comprendendo diverse modalità di trasporto e facilitando il movimento delle merci attraverso India, Iran, Azerbaigian, Russia, Asia centrale ed Europa. Il segmento finale del corridoio Nord-Sud ha una capacità di trasporto merci che raggiunge un massimo di sette milioni di tonnellate, mentre può ospitare fino a 600mila passeggeri.
Presenti all’inaugurazione il presidente ad interim dell’Iran, Mohammad Mokhber, e l’assistente del presidente russo, Igor Levitin. Russia e Iran avevano firmato un accordo per la costruzione della ferrovia nel 2023, con un investimento russo di 1,6 miliardi di euro per un totale di 163 chilometri di ferrovia il cui completamento è previsto entro 48 mesi.
Siamo davanti a una svolta epocale, ha spiegato Sultan Sulayem, amministratore delegato della società DP World che, da Dubai, coordina la logistica di cargo e servizi marittimi. “Le attuali catene di approvvigionamento tradizionali non sono più affidabili e costano troppo”, ha dichiarato Sulayem strizzando l’occhio alla rotta del nord.
I volumi di transito attraverso l’Iran sono aumentati del 78% su base annua, raggiungendo 2,9 milioni di tonnellate nei due mesi precedenti la fine di maggio. Il totale delle merci transitate attraverso l’Iran nell’anno solare precedente ammontava a 14,75 milioni di tonnellate, con un aumento del 58% rispetto all’anno precedente. Si prevede ora che l’Iran potrebbe generare fino a 5 miliardi di dollari all’anno dal transito di 25 milioni di tonnellate di merci lungo questa nuova sezione.