di Fabio Belli
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo siriano Bashar al-Assad si sono incontrati a Mosca per discutere dei rapporti bilaterali e delle questioni regionali.
Si è trattato del primo faccia a faccia tra i due leader da marzo 2023, durante il quale il capo del Cremlino ha definito la situazione in Medio Oriente sempre più tesa e tendente al peggioramento, anche in Siria. Dal canto suo Assad ha affermato che sia Mosca che Damasco hanno incontrato sfide difficili ma sono sempre riuscite a superarle.
Al centro dei colloqui, oltre alle relazioni bilaterali fra i due paesi, anche i “vicini di casa” della Siria, ovvero Turchia e Israele. Secondo quanto riporta Reuters, Mosca starebbe spingendo il leader siriano a incontrare il presidente turco Erdogan per ricucire i rapporti interrotti dal 2011, mentre per Damasco sembrerebbe prioritario l’aiuto del Cremlino per frenare le scorribande di Israele molto attivo militarmente anche nel territorio siriano.
La tesi che gli argomenti affrontati abbiano riguardato Tel Aviv e Ankara trova conferma nelle dichiarazioni del portavoce presidenziale, Dmitry Peskov, che ha riferito di un ampio scambio di opinioni su “tutti gli argomenti relativi alla situazione nella regione attorno alla Siria”.