di Fabio Belli
“I raid aerei israeliani in territorio siriano sono inaccettabili”.
Questo in sostanza quanto dichiarato, martedì 31 ottobre, dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante una conversazione telefonica con l’omologo siriano, Faisal Mekdad.
Il capo della diplomazia russa ha altresì ritenuto inammissibile un’espansione del conflitto armato israelo-palestinese in altri Paesi della regione mediorientale. In precedenza Lavrov, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa bielorussa BelTA, ha riferito che qualsiasi conflitto in corso nel continente eurasiatico potrebbe trasformarsi in una grande guerra. “Distruggere la Striscia di Gaza o espellere due milioni di residenti dall’enclave palestinese rischia di provocare una crisi che potrebbe durare decenni, se non secoli”, ha detto Lavrov.
Il ministro russo ha tuttavia riferito come la Russia mantenga i contatti con Israele suggerendo una soluzione pacifica invece di portare a termine l’annunciata strategia di fare terra bruciata a Gaza.
“Condanniamo il terrorismo, ma non siamo d’accordo con l’uso indiscriminato della forza in risposta, compresi gli attacchi alle infrastrutture civili”, ha dichiarato Lavrov, criticando apertamente il blocco israeliano di acqua, elettricità, cibo e riscaldamento nell’enclave palestinese.