di Margherita Furlan
Alla 46esima sessione dell’Organizzazione della cooperazione economica del mar Nero, il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergeij Lavrov, ha escluso il rinnovo dell’accordo sul corridoio del grano sottoscritto con l’Ucraina il 22 luglio 2022 grazie alla mediazione della Turchia. «Qualsiasi ulteriore proroga è fuori discussione a meno che il pacchetto di accordi di Istanbul non venga applicato come è stato avviato dal Segretario generale dell’Onu entro il 17 luglio», ha precisato Lavrov lamentando la mancata attuazione della seconda parte dell’intesa, ovvero la rimozione delle sanzioni ai prodotti agricoli e ai fertilizzanti russi. Secondo il capo della diplomazia russa, “da parte ucraina l’iniziativa si è trasformata in un progetto commerciale. Le statistiche del Centro di coordinamento congiunto mostrano che solo il 3% circa dei cereali affluisce verso i paesi più poveri dell’Africa e del Medio Oriente.” Il ministro ha quindi aggiunto: « O le restrizioni sulle derrate alimentari russe vengono ritirate o l’Ucraina non avrà grandi possibilità di esportare il raccolto estivo di quest’anno”.
Nel frattempo, mentre Mosca ha indetto per il 10 settembre 2023 elezioni amministrative locali nei territori di Kherson, Zaporižžja, Donetsk, Lugansk, a dimostrazione che anche i “nuovi cittadini” russi saranno chiamati a scegliere il proprio governatore, al pari di tutte le altre regioni della Federazione, in Africa, il presidente del Kenya, William Ruto, ha invitato le nazioni africane ad abbandonare l’uso del dollaro statunitense per il commercio intracontinentale.