di Margherita Furlan
«Siamo stati colpiti da missili ed elicotteri, non abbiamo fatto niente di aggressivo». In un messaggio audio il capo della Wagner Evgeny Prigozhin torna a parlare dei fatti iniziati venerdì notte. «La nostra era una marcia per la giustizia — ha detto Prigozhin —. Non volevamo rovesciare la leadership russa, ma protestare. L’obiettivo era salvare la Wagner» e chiamare alle loro responsabilità «quegli individui» che «hanno commesso un enorme numero di errori nell’operazione militare speciale in Ucraina». Secondo il numero uno del gruppo mercenario, infatti, le autorità russe avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di «intrighi». E ha aggiunto: «La marcia ha messo in luce gravi problemi di sicurezza nel Paese». La replica del capo della diplomazia russa, Sergeij Lavrov, è secca: “Il gruppo Wagner continuerà le sue operazioni in Mali e in Repubblica Centrafricana”. Intanto le emittenti televisive russe mostrano le immagini del cosiddetto “tesoro di Prigozhin”: cinquemila banconote per un valore di circa quattro miliardi di rubli, l’equivalente di circa 44 milioni di euro, sono state trovate dalle forze di sicurezza russe nella sede a San Pietroburgo del gruppo Wagner. Prigozhin ha spiegato che si tratta di denaro principalmente “destinato al pagamento degli stipendi”, perché il suo esercito privato “ha sempre utilizzato contanti per tutti i pagamenti”. Mentre sembra cadere nell’ombra il destino di Evgeny Prigozhin, c’è però un nome e un volto che viene evocato dagli analisti politici più di altri ed è legato alla compagnia di milizie privata Wagner. Ed è quello di Dmitry Utkin. Ex ufficiale del Gru, amico personale di Putin, Utkin non solo è uno dei capi e dei fondatori della Compagnia di mercenari; sarebbe colui che ha guidato gli uomini del gruppo verso Mosca.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin appare nel primo discorso video. «Lo sviluppo e la modernizzazione dell’industria è la nostra priorità assoluta», ha sottolineato in un discorso ai partecipanti e agli ospiti dell’XI International Youth Industrial Forum «Ingegneri del futuro – 2023». Affermando: «Continueremo a stimolare l’introduzione delle ultime tecnologie, soluzioni digitali, standard ambientali avanzati, insieme alle imprese, alle regioni, alla scienza, per aggiornare i programmi per l’istruzione professionale, la formazione e la riqualificazione del personale, anche per le industrie di base come l’ingegneria meccanica, la costruzione navale e aeronautica, la costruzione di macchine utensili e strumenti, la robotica e l’elettronica, la produzione di attrezzature industriali».
Nel frattempo, mentre l’emittente televisiva russa Rossiya 1 parla della possibilità di utilizzare armi nucleari contro obiettivi in Europa, l’Ucraina si aspetta di ricevere un chiaro invito per un’adesione semplificata alla NATO al vertice dell’Alleanza in programma il mese prossimo a Vilnius. I falchi in Russia stanno dispiegando le ali, mentre l’Occidente continua a fare finta di non comprendere che l’alleato in Russia, attualmente, è Vladimir Putin, che per ora ha fatto di tutto per evitare una guerra nucleare.