di Margherita Furlan
Il giudice della suprema corte del Brasile Alexandre de Moraes ha messo fuori legge nel paese la piattaforma di proprietà di Musk, X (già Twitter), per non aver obbedito alla richiesta di rimuovere alcuni account contenenti disinformazione. La decisione è stata difesa dal presidente Lula, che ne ha fatto un esempio dello scontro globale contro la così definita estrema destra. Nel mentre, Musk ha popolato il suo account X di meme contro Alexandre de Moraes, paragonato più volte a un dittatore e a Voldemort, il cattivo della saga di “Harry Potter”. Ha inoltre invitato i brasiliani a utilizzare le Vpn per aggirare il bando e a “liberare” il Brasile.
L’aspetto più interessante della vicenda è la chiamata in causa dell’attività più pregiata e rilevante di Musk, quella relativa allo Spazio, attraverso la volontà brasiliana di colpire gli asset di Starlink per far fronte alle multe relative a X. Si tratta di una mossa giuridica bizzarra, perché riguarda attività che hanno una diversa struttura societaria e diversi azionisti e che si ritorce contro il Brasile: nella lotta comunicativa è intervenuta perfino la principale manager di SpaceX, Gwynne Shotwell, che ha pubblicato una sua foto circondata da bambini brasiliani grati per la connettività. Il fatturato di Starlink è cresciuto da meno di 1,5 miliardi di dollari nel 2022 a una stima di oltre 6,5 miliardi nel 2024. L’operatività di Starlink dipende dalle autorizzazioni dei governi ma i governi dipendono da Musk in modo crescente non solo per i servizi, ma soprattutto per un accesso allo Spazio stabile.