di Fabio Belli
Mentre a Gaza non cessano le sirene dei raid anti aerei e gli F16 israeliani vengono avvistati sopra i cieli del libano, il capo della diplomazia russa, Sergej Lavrov, è intervenuto ancora sulla questione tra la Russia e l’Occidente. Durante un’intervista a un canale televisivo russo, il ministro ha messo in guardia gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. “Se vogliono sedersi di nuovo dietro le loro distese d’acqua, allora devono capire che da qualche parte ci sono dei limiti che non possono essere oltrepassati. L’accumulo qualitativo di armi letali che vengono trasferite in Ucraina, non passa inosservato”, ha detto Lavrov sottolineando come i leader dei paesi occidentali, sulla necessità di negoziati sull’Ucraina, a suo dire abbiano solo l’obiettivo di dare a Kiev un po’ di respiro. Il capo della diplomazia russa ha poi etichettato come “segnale di disperazione” le recenti dichiarazioni del presidente statunitense, Joe Biden, sui presunti piani russi di attaccare la NATO.
Mossa disperata sembra anche quella di Bruxelles che ha approvato il 12° pacchetto di sanzioni contro la Russia. La nuova trovata dell’Unione europea prevede
restrizioni all’industria dei diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia a partire dal 1° gennaio, mentre dal 1° marzo i paletti si estenderanno gradualmente anche a quelli lavorati nei paesi terzi.
Intanto in Serbia la coalizione guidata dal Partito progressista del presidente Aleksandar Vucic, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi dopo aver preso circa il 50% dei voti alle elezioni parlamentari. E, a proposito di elezioni, il presidente russo, Vladimir Putin, ha presentato oggi i documenti alla Commissione elettorale centrale per registrarsi come candidato presidenziale indipendente sebbene il partito “Russia Unita” e la sua coalizione supporteranno il quinto mandato di Putin al Cremlino. Le elezioni presidenziali della Federazione Russa si svolgeranno dal 15 al 17 marzo 2024.