di Jeff Hoffman
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proposta da Germania e Ruanda per ricordare il “genocidio di Srebrenica” del 1995 e, in poche parole, riscrivere la storia dell’ex Yugoslavia a danno della Serbia.
A giudicare dall’esito del voto, infatti, 84 sono stati i voti favorevoli, 19 contrari e 68 astenuti, fotografando due mondi contrapposti che si scontrano, oltre che in Ucraina, in tutte le istituzioni internazionali di questo mondo diversamente libero e democratico.
Contro la risoluzione si sono espressi Russia, Cina, Serbia, Siria, Cuba, Corea del Nord, Repubblica Democratica del Congo, Mali, Nicaragua, Nauru, Eritrea, Ungheria. Hanno invece votato a favore Stati Uniti, Gran Bretagna, Ucraina, Francia, Germania, Italia, Canada, Svizzera, e altri ancora.
Nel ristretto circolo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, quindi, Stati Uniti, Regno Unito e Francia si sono schierati a favore della risoluzione Brzezinskiana mentre i due alleati, Russia e Cina, hanno votato contro.
Il rappresentante permanente della Germania presso le Nazioni Unite, Antje Leendertse, ha affermato che l’iniziativa per la risoluzione intende “onorare la memoria delle vittime e sostenere i sopravvissuti che continuano a vivere con le cicatrici di quel fatidico momento”. Gli ha risposto il presidente serbo, Aleksandar Vucic, secondo il quale la risoluzione è “altamente politicizzata”.
“Il popolo serbo non può più vivere in questa Bosnia Erzegovina. La risoluzione su Srebrenica è illegale” ha dichiarato il presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik, preannunciando una proposta per una separazione pacifica dalla Bosnia-Erzegovina che, ha affermato Dodik, è un progetto straniero senza alcuna possibilità di successo.
Resta il fatto, ricorda Dodik, che “l’assassinio di oltre 3.000 serbi bosniaci a Srebrenica rimane ancora impunito e non è ricordato da nessuno tranne che dai serbi stessi”.
D’altro canto, il documento votato alle Nazioni Unite condanna senze riserve qualsiasi negazione del genocidio di Srebrenica come fatto storico, che tradotto in lingua semplice significa che è assolutamente vietato criticare.
E la deriva dell’Occidente continua.