di Fabio Belli
Nella mattinata di oggi, 15 febbraio, un attacco missilistico delle forze armate ucraine ha preso di mira un centro commerciale nella città russa di Belgorod.
Contemporaneamente, il ministero della Difesa russo affermava che le forze armate avevano intercettato 14 proiettili lanciati da un sistema missilistico a lancio multiplo RM-70 Vampire sulla regione di Belgorod.
Secondo i primi resoconti diramati dalle autorità, avrebbero perso la vita 6 persone tra cui una bambina di quattro mesi e sua madre; 18 sarebbero i feriti, tra cui cinque bambini. A essere colpiti, oltre al centro commerciale, anche gli edifici residenziali vicini, un edificio scolastico e l’adiacente campo sportivo. “La Russia solleverà la questione al Consiglio di sicurezza dell’ONU e ad altre organizzazioni internazionali”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Dalla Russia con orrore, fino al Libano dove, sempre in terra di confine, almeno 11 persone, tra cui 6 bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani avvenuti nei villaggi del sud del paese dei cedri.
Tel Aviv ha dichiarato in un comunicato di aver risposto a un precedente attacco missilistico condotto dal movimento di resistenza libanese Hezbollah che aveva ucciso un soldato israeliano.
Nel frattempo, Russia e Cina, alle Nazioni Unite denunciano come illegali gli attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro obiettivi nello Yemen, affermando che non erano stati autorizzati dall’ONU.
Dal canto suo la Casa Bianca ha convocato per oggi 8 leader del Congresso per informarli di “una grave minaccia alla sicurezza nazionale”. Ad affermarlo è il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, secondo il quale vi sarebbero “piani della Russia di dispiegare armi nucleari nello spazio”.
La notizia era stata diramata dalle emittenti nazionali statunitensi sulla base di quanto anticipato dal presidente della Commissione Intelligence della Camera, Mike Turner, che aveva parlato di informazioni su “una seria minaccia per la sicurezza nazionale”.
L’orrore e il terrore corrono sempre sul filo.