di Fabio Belli
La regione separatista georgiana dell’Ossezia del Sud sta valutando la possibilità di indire un referendum per aderire alla Federazione Russa.
Lo ha confermato il presidente del Parlamento della Repubblica Alan Alborov, che ha precisato come la questione sia attualmente in discussione con Mosca. “Quando arriveremo a questa idea insieme alla Russia, lo faremo”, ha detto Alborov in un’intervista a RIA Novosti.
L’indipendenza dell’Ossezia del Sud, assieme a quella dell’Abkhazia, risale al 2008 quando ebbe luogo un conflitto di cinque giorni tra Georgia e Russia per le regioni separatiste. Tbilisi alla fine perse il controllo di entrambi i territori interrompendo le relazioni diplomatiche con Mosca che in seguito riconobbe le regioni come stati indipendenti. Tale riconoscimento ovviamente non vi è da parte della Georgia, tanto meno da parte dei paesi Occidentali.
Il referendum nella regione separatista georgiana, annunciato anche nei mesi scorsi, potrebbe quindi aprire un nuovo focolaio di tensione tra Russia e Occidente sebbene la Georgia, a differenza di Moldavia e Ucraina, abbia scelto di non aderire al regime delle sanzioni contro Mosca adducendo a motivazioni legate alla sicurezza nazionale. Tuttavia, a seminare zizzania ci si è messa anche Bruxelles che nel dicembre 2023 ha ufficialmente concesso alla Georgia lo status di Paese candidato all’Unione europea.
E il nuovo pretesto anti russo è servito.