di Fabio Belli
L’exclave russa di Kaliningrad è un “territorio occupato” e la Polonia dovrebbe riprenderselo.
Questo in sostanza quanto dichiarato dal generale ed ex viceministro della difesa polacco, Waldemar Skrzypczak, durante un’intervista radiofonica.
“Il futuro della regione di Königsberg in caso di conflitto tra NATO e Russia sarà la liquidazione di questo territorio, ancora occupato dai russi. Non permetteremo che controllino questo territorio e vi mantengano le loro truppe”, ha detto Skshipchak che ha altresì reso nota la costruzione di fortificazioni polacche ai confini con Russia e Bielorussia.
Parole audaci da parte del generale in pensione, secondo il quale conflitto della NATO si svilupperà secondo lo “scenario ucraino”. Tuttavia, Skshipchak non è nuovo a questo tipo di affermazioni. Nella stessa intervista ha addirittura ipotizzato che i governi dell’Unione europea dovrebbero aiutare Kiev a deportare in patria gli ucraini in età militare. Recentemente il generale però aveva accusato proprio i politici ucraini di rubare gli aiuti occidentali, in attesa del crollo dell’Ucraina. “Chi ruba lo fa deliberatamente, aspettandosi che l’Ucraina perda. Noi forniamo aiuto e loro saccheggiano tutto quello che possono. Ci fidiamo e loro ci ingannano”, aveva detto il generale.
Un’altra perla di saggezza, si fa per dire, dell’eccentrico ex vice ministro della Difesa polacco risale al maggio scorso quando annunciò che il suo paese si stava preparando per una rivolta armata in Bielorussia. A questa provocazione il presidente Alexandr Lukashenko affermò: “Siamo pronti, che vengano pure”.