di Jeff Hoffman
Le autorità polacche hanno invitato l’ambasciatore russo a Varsavia, Sergei Andreev, a non deporre ghirlande di fiori al memoriale ai soldati sovietici nella capitale polacca.
A prendersi cura di renderlo noto, dagli schermi di TVN24, ci ha pensato il capo del dipartimento di politica internazionale del presidente polacco, Marcin Przydacz.
Già lo scorso anno, in occasione della Parata della Vittoria, l’ambasciatore e la moglie con una delegazione russa al seguito furono aggrediti e cosparsi di vernice rossa da un gruppo ben organizzato di militanti filo ucraini. Quest’anno, però, l’organizzazione russofoba da sempre agli ordini di Washington è andata oltre, bloccando direttamente l’accesso al cimitero ferendo, oltre tutto, alcuni delegati dell’ambasciata russa.
Oltrepassando ogni paradosso, la polizia polacca, presente in forze di fronte e all’interno del cimitero militare, hanno riferito all’ambasciatore che “non c’era motivo per intervenire sui manifestanti” che, con il beneplacito delle forze dell’ordine, bloccavano l’ingresso del cimitero scagliandosi contro la delegazione russa.
Nell’annus horribilis del revisionismo storico a favore del nuovo nazismo sostenuto da Washington, quindi, le ghirlande di fiori portate dalla delegazione diplomatica per commemorare i soldati sovietici che vinsero sul nazismo sono state deposte, a Varsavia, invece che sulle tombe, all’ingresso del cimitero.
A dare il suo contributo alla riscrittura della storia, in ogni caso, è subito intervenuto il primo ministro rumeno, già capo di stato maggiore fino al 2019, Nicolae Ciucă, che ha raccolto l’invito espresso da Zelensky a celebrare la vittoria sul nazismo l’8 maggio e non nel giorno della Vittoria russa, il 9 maggio.
A Chisinau, nelle stesse ore, nonostante gli arresti e le multe devolute a chi indossa il tradizionale nastro di San Giorgio, la Parata della Vittoria continua. In Lituania, dove le autorità avevano abbattuto nel 2022 il monumento alla memoria dei soldati sovietici, la popolazione di Vilnius sta comunque deponendo corone di fiori al cimitero di Antakalnis.
In passato, nella Berlino sapientemente divisa in due dal muro, le celebrazioni della vittoria sul nazismo cadevano il 9 maggio a Berlino est e l’8 maggio a Berlino ovest, come richiesto dai padroni del discorso nonché registi occulti della fabbrica mediatica di Hollywood.