di Jeff Hoffman
Dopo che il governatore del Texas, Greg Abbot, ha mobilitato la Guardia Nazionale per aiutare a proteggere il confine fra Stati Uniti e Mexico, Oklahoma e Idaho, seguiti da altri otto stati, hanno inviato o stanno inviando rinforzi.
Il Governatore dell’Idaho, Brad Little, ha scritto su X che sta aiutando il Texas a difendere il confine dal traffico di esseri umani e di droga e dall’ingresso di malviventi e terroristi. Il messaggio inviato da Little in una video intervista è che gli agenti che saranno schierati in Texas serviranno come “moltiplicatori di forza” contro le politiche fallimentari messe in atto dall’amministrazione Biden.
A far divampare il fuoco fatuo della politica statunitense ci ha pensato Elon Musk che, con l’usuale tono di rottura, ha spiegato sul suo social network che non è necessario approvare alcuna legge: “tutto ciò che serve è un ordine esecutivo che richieda delle prove concrete prima di concedere un’udienza per l’asilo. “Come succedeva prima”, ha concluso il proprietario di X.
Inoltre, mentre i collaboratori della Casa Bianca provocano l’Iran, il capo di Space X ripropone il commento del magnate David Sacks, secondo cui il solo punto di politica interna di Biden sarebbe quello dei confini aperti agli immigrati. In altre parole si può dire che il tema immigrazione sarebbe una merce di scambio con gli aiuti destinati a Kiev e bloccati dal congresso.
Non a caso la Casa Bianca ha proposto un compromesso con i legislatori repubblicani in cambio del proseguimento degli aiuti militari all’Ucraina. “Ciò che stiamo negoziando, se convertito in legge, sarebbe l’insieme di riforme protettive dei confini più dure e giuste che abbiamo mai avuto nel nostro Paese”, ha dichiarato Biden ai congressisti, ammettendo di aver voluto lasciare i confini aperti a tutti.
D’altro canto, guarda caso, il senatore democratico dell’Illinois, Dick Durbin, ha appena proposto di legiferare per favorire l’arruolamento dei migranti irregolari nell’esercito a stelle e strisce.
Secessione, mobilitazione fai da te, o spettacolo elettorale? Ai posteri l’ardua sentenza.