di Margherita Furlan e Jeff Hoffman
Noti come “orsi d’acqua”, i tardigradi sono piccole creature che vivono in acqua note per la loro resistenza. Questi invertebrati a 8 zampe possono infatti sopravvivere fino a 30 anni senza cibo o acqua e possono vivere anche a temperature estreme, all’esposizione alle radiazioni e al gelido vuoto dello spazio. Scienziati cinesi stanno così inserendo cellule embrionali di un orso d’acqua nel DNA umano allo scopo dichiarato di rendere i soldati immuni alle radiazioni. Secondo gli scienziati grazie al successo di questo esperimento sarà possibile creare soldati in grado di sopravvivere al fallout nucleare.
A darne notizia è la rivista scientifica in lingua cinese Military Medical Sciences, che parla di cellule staminali embrionali umane in cui è stata significativamente aumentata la resistenza alle radiazioni.
Dopo aver isolato il gene dei tardigradi in grado di produrre proteine simili a scudi che proteggono dalle radiazioni e da altri danni, il team di ricercatori cinesi ha dichiarato di aver “trovato il modo di introdurre questo gene nel DNA umano attraverso uno strumento di editing genetico ora disponibile nella maggior parte dei laboratori di biologia.
In fase sperimentale, secondo il professor Yue Wen del laboratorio di biotecnologia delle radiazioni dell’Accademia delle Scienze Militari di Pechino, quasi il 90% delle cellule embrionali umane che trasportavano il gene dell’orso d’acqua è sopravvissuto a un’esposizione letale ai raggi X. Il rischio, a quanto pare, era che il gene animale potesse alterare o addirittura uccidere le cellule umane.
Ma la guerra avanza ed evidentemente c’è qualcuno che pensa che occorre al più presto mettersi al riparo.