di Jeff Hoffman
Venticinque nazioni parteciperanno dal 12 al 25 giugno in Germania all’Air Defender 2023, la più grande esercitazione aerea della NATO nei 74 anni di storia della finta Alleanza Atlantica. In arrivo dagli Stati Uniti i caccia F- 15 , F-16, F-35, Eurofighter e Tornado. Oltre 220 aerei per 10mila soldati, di cui 6.000 tedeschi. Fra i mezzi impiegati negli esercizi di guerra non mancheranno i famigerati droni da ricognizione e attacco MQ-9 Reaper della Guardia Nazionale del Texas. A loro si uniranno i caccia F/A-18 della Marina degli Stati Uniti, i jet di tracciamento del bersaglio aereo E-3 della NATO, le petroliere tedesche A400 e circa una dozzina di altri tipi di velivoli. A guidare le prove generali di guerra aerea saranno i piloti della Guardia Nazionale a stelle e strisce, usualmente impegnata a risolvere le questioni di ordine interne degli Stati Uniti. Oltre ai tre aeroporti militari della NATO ubicati in Germania, saranno coinvolti nelle prove di forza aerea anche gli hub della Repubblica Ceca e dei Paesi Bassi. “E’ dalla guerra del Golfo che non si vede un tale dispiegamento di forze”, ha dichiarato il tenente generale della Guardia Nazionale, Michael Loh.
“Vogliamo dimostrare l’agilità e la rapidità delle forze aeree, oltre che la potenza aerea della NATO”, ha sottolineato il generale Ingo Gerhartz, capo dell’aeronautica tedesca.
Il messaggio inviato dal Pentagono è dunque chiaro: l’esercitazione Air Defender del 2023 guarda all’applicazione dell’articolo 5 dello Statuto della NATO, confermando che la vera faccia dell’esercito internazionale di Washington è tutto meno che difensiva.