di Fabio Belli
Dopo gli incontri bilaterali di ieri, è ripreso oggi ad Astana il vertice della SCO (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai).
Nel suo discorso introduttivo, il padrone di casa presidente kazako Tokayev, ha sottolineato come i membri presenti siano stati capaci di trasformare l’organizzazione in una delle strutture più influenti e autorevoli al mondo.
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha ribadito come la SCO si schieri dalla parte giusta della storia e dalla parte della giustizia e come essa sia fondamentale per la pace nel mondo. Xi ha anche invitato i membri dell’organizzazione ad aumentare lo scambio di dati di intelligence.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha invece sottolineato che l’obiettivo non può essere altro che il rafforzamento del ruolo e l’influenza della SCO, con l’impegno di tutti i partecipanti nella formazione di un giusto ordine mondiale multipolare basato sul ruolo centrale delle Nazioni Unite. “Il mondo multipolare è diventato una realtà, il cerchio degli stati che sostengono un ordine mondiale giusto si sta allargando”, ha detto Putin che ha proposto anche un sistema di sicurezza eurasiatico mediante la trasformazione la struttura antiterrorismo regionale della SCO in un centro universale incaricato di rispondere all’intera gamma di minacce alla sicurezza. In concreto, secondo Mosca, si tratterebbe di creare un’architettura di sicurezza aperta a tutti i paesi eurasiatici che desiderano partecipare, anche a quelli europei e a quelli della NATO, allo scopo di eliminare gradualmente la presenza militare delle potenze esterne nella regione eurasiatica.
Putin ha proposto anche la definizione di alternative ai meccanismi economici controllati dall’Occidente, uno su tutti l’espansione dell’uso delle valute nazionali e l’implementazione di sistemi di pagamento indipendenti. Ultimo, ma non certo per importanza, lo sviluppo di corridoi di trasporto eurasiatici.
Per il presidente russo i fatti parlano da soli visto che la crescita media del PIL dei paesi membri della SCO lo scorso anno è stata di oltre il 5%, l’aumento della produzione industriale del 4,5%, a fronte di un tasso di inflazione solo del 2,4%. “Allo stesso tempo, il commercio della Russia con gli stati membri è aumentato di un quarto”, ha affermato Putin che al termine del suo intervento ha ringraziato i colleghi leader per le proposte di risoluzione del conflitto russo ucraino sottolineando che gli accordi di Istanbul sono ancora “sul tavolo” e potrebbero costituire la base di futuri colloqui.
Al termine i capi e i rappresentanti degli stati membri hanno firmato la Dichiarazione di Astana, nonché numerosi altri documenti, tra cui un progetto sull’attuazione della strategia di cooperazione economica della SCO fino al 2030 e un programma di cooperazione della lotta al terrorismo, al separatismo e per la strategia antidroga fino al 2029.