di Fabio Belli
Vladimir Putin ha iniziato ufficialmente oggi il suo quinto mandato come presidente della Russia.
La cerimonia di insediamento si è tenuta al Gran Palazzo del Cremlino, dopo che il leader 71enne ha fatto un breve viaggio in macchina partendo dal suo posto di lavoro. Un protocollo utilizzato per la prima volta nel 1996, da quando Boris Eltsin ha assunto il suo secondo mandato.
Putin ha prestato giuramento nel servire la nazione e il suo popolo poggiando una mano su una copia speciale della Costituzione. Alla cerimonia erano presenti i deputati di entrambe le camere del parlamento nazionale e i giudici della Corte costituzionale. Dopo il giuramento, il presidente della Corte Suprema Valery Zorkin ha confermato la quinta presidenza di Putin della durata di sei anni.
Nel suo discorso il capo del Cremlino ha esortato l’Occidente a prendere una decisione. Putin, nel commentare il futuro del suo paese e le relazioni con gli altri, ha sottolineato che la Russia non rifiuta il dialogo con gli stati occidentali. “La scelta è loro: intendono continuare a cercare di frenare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione e pressione incessante che hanno perseguito per anni, o cercare una via verso la cooperazione e la pace”. Il presidente russo si è altresì impegnato a lavorare per formare un ordine mondiale multipolare e un sistema di sicurezza uguale e indivisibile.
Nel frattempo, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato che il mondo è vicino più che mai a una guerra nucleare e ha rivelato i dettagli di un’ispezione a sorpresa dei portatori di armi nucleari non strategiche da effettuarsi, secondo quanto evidenziato nei documenti del ministero della Difesa della Bielorussia, al fine di garantire attività di pianificazione, preparazione e controllo sull’uso degli attacchi con armi nucleari tattiche.