di Gionata Chatillard
Insieme a Carlo III, Xi Jinping ,Taylor Swift e Barbie, c’è anche Vladimir Putin fra i candidati a “persona dell’anno” secondo la rivista Time. In attesa di conoscere il responso sul vincitore, che verrà comunicato nella giornata di domani, il capo di Stato russo ha ricevuto ieri al Cremlino gli ambasciatori di 21 paesi, ai quali ha voluto comunicare le linee guida della politica estera russa per i mesi a venire.
Putin ha spiegato che, in quanto prossimo presidente dei BRICS, farà “tutto il possibile per aumentare il ruolo dell’alleanza multilaterale nella risoluzione delle questioni più urgenti dell’agenda globale”. Il leader del Cremlino ha assicurato in questo senso che la Russia non accetterà un confronto fra blocchi contrapposti, né alcun passo contrario alla Carta delle Nazioni Unite. “Siamo aperti a un partenariato costruttivo con tutti i paesi, senza eccezioni”, ha ribadito il presidente russo, sostenendo di aver sempre seguito una politica estera “indipendente” e basata su principi volti a garantire un sistema di relazioni internazionali “libero da sanzioni unilaterali e restrizioni motivate politicamente”.
Principi, questi, che Putin difenderà nei prossimi giorni in Medio Oriente, dove si recherà in visita ufficiale. Il capo del Cremlino andrà infatti a Riyad, per vedersi faccia a faccia con il principe saudita Mohammed bin Salman, e negli Emirati Arabi Uniti, dove potrebbe anche partecipare alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite. In entrambi i paesi non correrà il rischio di essere arrestato, dal momento che le due nazioni arabe non hanno firmato il trattato istitutivo della Corte Penale Internazionale. Un documento invece sottoscritto dal Brasile di Lula, che ciononostante ha appena detto che inviterà Putin al vertice del G20 dell’anno prossimo. Il presidente russo, che per qualcuno sarebbe dovuto uscire di scena per il tramite del conflitto ucraino, dimostra quindi di essere più vivo e inaggirabile che mai, venga o meno premiato dal Time come “persona dell’anno”.