di Fabio Belli
Ieri,10 dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Il colloquio, durato quasi un’ora, ha avuto come argomento la situazione nella Striscia di Gaza. Putin, nel condannare il terrorismo, ha sottolineato come la lotta a tali minacce non dovrebbe portare a conseguenze così terribili per la popolazione civile, ribadendo la disponibilità della Russia a fornire assistenza.
Netanyahu ha dal canto suo espresso insoddisfazione al presidente russo sulla posizione di Mosca sulla questione palestinese. Secondo quanto ha affermato una nota del governo israeliano, il primo ministro avrebbe etichettato come fastidiose le dichiarazioni anti-israeliane dei rappresentanti russi alle Nazioni Unite e in altre sedi. Il primo ministro israeliano avrebbe inoltre mosso aspre critiche anche sulla cooperazione tra Russia e Iran, definendola “pericolosa”.
La conversazione tra i due leader si sarebbe stemperata solo dopo che Netanyahu ha ringraziato Putin per gli sforzi compiuti nel liberare un cittadino russo-israeliano la settimana scorsa. Il capo del Cremlino è stato esortato anche a fare pressione sulla Croce Rossa rea, secondo il governo israeliano, di non sforzarsi abbastanza per liberare gli ostaggi in mano a Hamas.