di Margherita Furlan
Vladimir Putin a tutto tondo in conferenza stampa in occasione della sua visita in Uzbekistan. “Tutti sanno da tempo che ci sono mercenari occidentali in Ucraina. La Russia ascolta costantemente discorsi in lingue straniere, inclusi francese e polacco, nelle intercettazioni in Ucraina. Gli istruttori occidentali però in Ucraina stanno subendo perdite”, per cui il capo del Cremlino ha invitato i Paesi occidentali a riconoscere la loro presenza in modo da non dover nascondere le proprie perdite. Putin è infatti convinto che “l’Europa raccoglierà i frutti della sua follia”. L’uso di missili occidentali per colpire in profondità il territorio russo porterà «serie conseguenze». Tali missili, ha ammonito Putin, sarebbero comunque guidati da personale della NATO, perché per il loro impiego sono necessarie «informazioni di intelligence satellitari» di cui solo l’Alleanza dispone. I Paesi europei, specie quelli «con un piccolo territorio e un’alta densità di popolazione» devono capire cosa rischiano «prima di parlare di attacchi nel profondo del territorio russo», ha aggiunto il presidente. Dunque, ha sottolineato Putin, se queste gravi conseguenze si verificassero in Europa, come si comporteranno gli Stati Uniti, tenendo presente la nostra parità nel campo delle armi strategiche? Difficile da dire. Vogliono un conflitto globale? Mi sembra che volessero negoziare nel campo delle armi strategiche”. Eppure, ha proseguito Putin, “la Russia avrebbe trovato da tempo una soluzione per l’Ucraina se le sue autorità fossero state guidate dagli interessi nazionali”. “Ma le attuali autorità di Washington vogliono confermare lo status di impero degli Stati Uniti anche se non tutti lo vogliono; i Paesi dell’Asia centrale per esempio non si inginocchiano davanti agli Stati Uniti. Se un Paese vuole avere successo infatti, ha affermato putin, deve essere sovrano, altrimenti sarà sempre sotto pressione e sottomesso, dal momento che gli Stati Uniti esercitano pressioni sui paesi deboli e insicuri che si nutrono della mano americana attraverso le ONG”.
Secondo l’analisi di Putin, inoltre, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarebbe illegittimo, perchè, sebbene la legge dell’Ucraina stabilisca che non vi siano elezioni presidenziali durante la legge marziale, non esisterebbe nessuna proroga di mandato presidenziale e la Costituzione del paese prevederebbe solo l’estensione dei poteri della Rada.
Intanto il tenente generale Igor Kirillov, capo delle truppe di difesa dalle radiazioni, dalle sostanze chimiche e biologiche delle forze armate russe, ha ribadito che l’uso di sostanze velenose e di agenti chimici anti sommossa da parte delle forze armate ucraine sarebbe diventato sistematico con la tacita approvazione di Washington. Kirillov ha altresì aggiunto numerosi casi di utilizzo da parte di Kiev della cloropicrina, spesso mescolata con cloroacetofenone, nella regione di Donetsk. Il tenente generale, nel precisare che la cloropicrina è una sostanza vietata ed elencata nella Tabella 3 della Convenzione sulle armi chimiche, ricorda che fu utilizzata anche il 2 maggio 2014 durante l’assedio e il massacro alla Casa dei sindacati di Odessa.
Dalle dichiarazioni di Kirillov a quelle del capo del servizio di frontiera del FSB russo, Vladimir Kulishov, il passo è breve: secondo quest’ultimo la NATO si starebbe addestrando per colpire il territorio russo con armi nucleari vicino ai suoi confini.