di Elisa Angelone
“Lo sviluppo della triade nucleare rappresenta una fondamentale garanzia per la sicurezza della Russia e per la stabilità globale”. Questo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin ieri, 21 giugno, in occasione dell’incontro al Cremlino con i laureati delle università militari. Secondo il leader russo, infatti, la cosiddetta triade nucleare -ovvero la disponibilità russa di missili con base terrestre, navale e aerea- è garanzia di “deterrenza strategica” e consente di mantenere l’equilibrio delle forze a livello globale.
Putin ha reso noto come già circa la metà delle unità e delle formazioni delle Forze missilistiche strategiche russe siano equipaggiate con i più recenti sistemi Yars e come sia in corso anche il riarmo delle truppe, che saranno dotate dei moderni sistemi missilistici con testata ipersonica Avangard – i più sofisticati a livello mondiale. “Nel prossimo futuro”, ha aggiunto quindi Putin, “saranno dispiegati anche i nuovi missili balistici Sarmat”. Missili, questi, in grado di trasportare una decina di testate nucleari ciascuno.
Prevedendo evidentemente un conflitto di lunga durata, il Cremlino è dunque intenzionato a portare avanti il potenziamento di tutti i propri sistemi d’arma, sulla base dell’esperienza della cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina. Dichiarazioni che arrivano alla vigilia dell’82esimo anniversario dell’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista – giornata che viene ricordata oggi, 22 giugno, nel pieno di una nuova grande battaglia, non solo militare, ma anche ideologica e morale, che coinvolge il mondo intero.