di Jeff Hoffman
Roma rimanda ulteriormente la discussione della mozione per la cittadinanza onoraria al giornalista fondatore di Wikileaks detenuto a Londra, Julian Assange.
Dopo il rinvio di giovedì 8 febbraio, la maggioranza dei consiglieri comunali di Roma ha nuovamente attuato la pratica di Ponzio Pilato rigettando la proposta di Alleanza verdi-sinistra e M5S uniti nel chiedere di anticipare alla giornata di oggi il voto in Assemblea capitolina della delibera, a prima firma della ex sindaca Virginia Raggi, che riconosce la cittadinanza onoraria della Capitale a Julian Assange.
“Vorremmo votare subito la cittadinanza onoraria ad Assange, sia perché abbiamo in aula Giulio Cesare un pubblico venuto più volte apposta per questo voto – ha sottolineato il consigliere Luparelli – sia perché il 20 febbraio si celebrerà il processo d’appello”, contro l’estradizione di Assange negli Stati Uniti. La richiesta è stata bocciata con 19 voti contrari contro 7 favorevoli. La consigliera Pd Nella Converti, collegata da remoto perché in maternità, ha rettificato a verbale il suo voto, inizialmente favorevole, in contrario.
Il 20 febbraio l’Alta Corte Britannica deciderà sull’estradizione voluta dagli Stati Uniti, ma la giunta capitolina continua a rinviare la votazione.
Ponzio Pilato docet.