di Gionata Chatillard
Per poter restare a galla, i Rothschild non possono più permettersi di restare separati. Questo, in sostanza, è quanto riporta un recente articolo di Bloomberg, che prova a fare il punto sulla celebre dinastia finanziaria salita alla ribalta a Francoforte ormai più di due secoli fa. Una dinastia attualmente spaccata in due. Da una parte, il ramo svizzero, quello capitanato dalla 58enne Ariane de Rothschild; dall’altro quello francese, gestito dai cugini acquisiti della baronessa. Questi, fino a poco tempo fa, si occupavano principalmente di consulenza, attività che dall’anno scorso è stata però scavalcata dagli utili generati dalle operazioni di gestione patrimoniale. Operazioni che però vanno a pestare i piedi al clan svizzero della dinastia, che ha infatti avviato una battaglia legale sull’uso del nome di famiglia.
Ma anche se i due rami dei Rothschild si stanno contendendo gli stessi clienti e lo stesso marchio, non è detto che questa guerra fratricida si debba risolvere con la sconfitta di uno dei due contendenti. Anzi, per poter competere con colossi come Morgan Stanley e UBS, i due tentacoli dei Rothschild potrebbero anche vedersi costretti a unire le forze. O questa, almeno, è l’idea del ramo parigino, che però non è ancora riuscito a convincere quello svizzero. Ariane de Rothschild ha infatti rifiutato la fusione, assicurando che saranno le sue 4 figlie a garantire la successione della società e la stabilità di una dinastia bancaria che ha fatto la storia dell’Europa finanziando guerre e imperi.
Tuttavia, secondo le fonti di Bloomberg, la baronessa potrebbe anche cambiare idea per mantenere alto il nome della famiglia. E così, dopo essersi rivelata una assidua frequentatrice di Jeffrey Epstein, Ariane de Rothschild potrebbe anche decidere di cedere alle sirene dei cugini francesi, dando loro in sposa una delle sue figlie.
Sempre per la famiglia Rothschild, oggi è venuto a mancare all’età di 87 anni il finanziere e membro della dinastia Lord Jacob Rothschild.