di Jeff Hoffman
La Russia crescerà più velocemente di tutte le economie avanzate, mentre l’economia dell’eurozona risulta a dir poco rallentata.
E’ quanto dichiarato, in altre parole, dal Fondo Monetario Internazionale che ha fatto notare che le esportazioni di petrolio della Federazione russa sono rimaste stabili, come la spesa pubblica, che ha permesso, nonostante le sanzioni, di mantenere il paese in crescita.
Nella seconda settimana di aprile, tanto per fare un esempio, il volume delle esportazioni di greggio russo via mare è salito al livello più alto degli ultimi 11 mesi.
La previsione di crescita per la Russia si aggira intorno al 3,2%, superando Regno Unito, Francia e Germania. Chi in Europa se la passa un po’ meglio è la Spagna, che secondo gli esperti del FMI crescerà di 4 decimi in più rispetto alle previsioni, fino a 1,9% nel 2024 e 2,1% nell’anno a venire.
L’ombra lunga della crisi economica copre invece il resto del Vecchio Continente, le cui previsioni di crescita sono scese di un decimo per il 2024 e due decimi per il 2025, facendo capire che lungo sarà il periodo nero dell’Euro zona.
Stando quindi al FMI la Germania registrerà una crescita del Pil dello 0,2% nel 2024, tre decimi in meno rispetto a quanto previsto in precedenza, e dell’1,3% l’anno prossimo, cioè tre decimi in meno della precedente previsione.
Stessa musica per il fu Belpaese, le cui stime di crescita sono al ribasso di circa 4 decimi di percentuale per l’anno 2025, con una crescita dello 0,7% per l’anno corrente.
La causa scatenante, secondo l’istituzione internazionale, è la guerra della Russia contro l’Ucraina, decontestualizzando il dato economico dalla realtà mondiale che, nel frattempo, è passata da un mondo unipolare a guida statunitense a una multipolarità guidata.
“Se l’economia globale si è salvata è grazie alla trazione degli Stati Uniti”, hanno spiegato gli esperti del FMI, nascondendo il fatto che la recessione economica europea è stata guidata da Washington o da chi ne fa le veci.
E l’economia di guerra continua.
Russia, cronaca di una crescita annunciata
