di Fabio Belli
Gli stretti legami tra Russia e Cina non dovrebbero essere visti come una minaccia contro nessun altro paese, ha detto il presidente russo Vladimir Putin al suo arrivo a Pechino.
Putin, alla sua prima visita del suo quinto mandato presidenziale, ha ribadito come la cooperazione tra le due potenze sia uno dei principali fattori stabilizzanti sulla scena internazionale.
Al termine dei colloqui tra le due controparti i due presidenti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui chiedono agli Stati Uniti di interrompere le loro attività militari e biologiche considerando come negativo l’impatto negativo della strategia statunitense, con i suoi tentativi egemonici, e della NATO sulla situazione nella regione Asia-Pacifico, ai quali non fanno eccezione le provocazioni degli Stati Uniti e dei loro alleati contro la Repubblica Democratica Popolare di Corea.
Un monito agli Stati Uniti è stato rivolto anche per le responsabilità sulle difficoltà socio-economiche dell’Afghanistan e a non tentare nuovamente di dispiegare nel paese asiatico le loro infrastrutture militari.
Mosca e Pechino, nel condannare fermamente l’Occidente sugli illegali sequestri di beni e proprietà di Paesi stranieri, si impegnano altresì a rafforzare la cooperazione militare, tecnologica, industriale, dei trasporti, turistica e dell’informazione nonché combattere l’inquinamento e tutte le discriminazioni per quanto riguarda le manifestazioni sportive. Un punto molto interessante del documento riguarda la crisi ucraina dove si rileva che la Russia accoglie con favore la disponibilità della Cina, nella sua neutralità, a contribuire alla soluzione politica del conflitto.
Durante la conferenza stampa finale, il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto la fine “immediata” delle ostilità israelo-palestinesi sulla base di una soluzione a due Stati. Secondo il presidente cinese, i legami tra Pechino e Mosca rappresentano un modello di relazioni tra grandi potenze vicine, caratterizzato da rispetto reciproco, fiducia e amicizia.
Dal canto suo, Vladimir Putin, che ha assistito al concerto che celebra i 75 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi, ha affermato che settantacinque anni sono un termine breve rispetto alla storia secolare di Russia e Cina. “Tuttavia”, ha aggiunto il presidente russo, “in questo periodo, abbiamo ottenuto risultati importanti e accumulato un’esperienza inestimabile di cooperazione stretta e di buon vicinato che racchiude il nostro successo e i risultati congiunti, insieme a importanti lezioni storiche”, ha concluso il capo del Cremlino.