SCACCO MATTO 01.08.2025 – Il mondo in guerra
Il mondo sta affrontando un numero di conflitti che è il più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, con 56 conflitti attivi che coinvolgono 92 Paesi. Solo nel 2024 si contano più di 233mila vittime e oltre 100 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. Lo scambio acceso di parole tra il Presidente Trump e l’ex Presidente Medvedev sottolinea quanto siano diventate pericolose le relazioni deteriorate tra gli Stati Uniti e la Russia. Medvedev rammenta a Trump e ai suoi consiglieri che è un suicidio pensare a un colpo di decapitazione preventivo contro la Russia.
Altrimenti, l’allusione ai “Morti che camminano”, di cui scrive Medvedev, sarà il futuro degli Stati Uniti e del mondo. Ma c’è già chi guarda al Sol Levante, dove Xi Jinping, al vertice tra Cina e UE del 24 luglio – che ha visto, tra le altre cortesie, il protocollo di Pechino degnarsi di inviare, al massimo, un misero autobus turistico per accogliere la delegazione europea – ha chiuso il vertice prima del previsto in un messaggio ampiamente interpretato in tutto il Sud Globale come “non abbiamo tempo da perdere con voi, pagliacci”. D’altronde è chiaro l’ultimo rapporto di 128 pagine dell’Hudson Institute di Washington, intitolato in modo così profetico, “China After Communism: Preparing for a Post-CCP China” (La Cina dopo il comunismo: prepararsi per una Cina post-PCC). I dazi Trump 2.0 su tutti i Paesi hanno infatti contribuito all’apprezzamento dello Yuan mentre il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che i BRICS cercano di contrastare gli Stati Uniti e vogliano intaccare lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale. “È un attacco al dollaro, e non permetteremo a nessuno di attaccare il dollaro.” Pare che i russi però abbiano perfettamente capito il gioco.
E anche gli iraniani. USA e Israele attaccheranno presto l’Iran e come scusa adotteranno il fatto che Teheran è l’hub energetico dei BRICS. Così, mentre Gaza muore e il Vicino Oriente viene stravolto, chi dovrà occuparsi della Russia saranno proprio quegli europei che si stanno ingenuamente smarcando dalla questione Palestina. Forse andando allo scontro finale, mentre Israele si fa Grande. Ne parliamo con Antonio Mazzeo, appena espulso da Israele per avere cercato di portare aiuti umanitari a Gaza, con il professor Angelo d’Orsi, già ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Torino, Margherita Furlan, giornalista. In studio Jeff Hoffman.
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