di Elisa Angelone
Domenica 11 giugno l’ex premier scozzese e leader del partito indipendentista Scottish National Party (SNP) Nicola Sturgeon è stata arrestata e interrogata dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta sull’uso illecito dei fondi del partito. Inchiesta che va avanti dal 2021 e che ha portato dapprima all’arresto del marito della Sturgeon, nonché ex amministratore delegato del partito, insieme all’ex tesoriere dello stesso. Entrambi successivamente rilasciati senza accusa in attesa di ulteriori indagini. Esattamente come accaduto all’ex premier Sturgeon, rilasciata il giorno stesso del suo arresto. L’ex leader indipendentista, che ha abbandonato l’incarico lo scorso febbraio dopo 8 anni, è infatti sospettata di essere coinvolta nella malagestione di 600mila sterline raccolte proprio per la nuova campagna indipendentista del partito che avrebbe idealmente dovuto portare a un nuovo referendum il prossimo ottobre – referendum osteggiato tuttavia dalla Corte Suprema del Regno Unito.
Per ora non vi sarebbero dunque accuse a carico dell’ex premier scozzese, ma le indagini -comunica la polizia nazionale scozzese- proseguono. Sturgeon si dichiara innocente. Quel che è certo è che quest’ultimo episodio rappresenta un duro colpo in generale per l’intero movimento indipendentista scozzese.