di Fabio Belli
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha concordato l’ingresso della Svezia nella Nato.
Ad annunciarlo a Vilnius ieri, 10 luglio, è stato il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, al termine dell’incontro trilaterale con lo stesso Erdogan e il premier svedese, Ulf Kristersson.
Le rassicurazioni della NATO al riluttante presidente turco avrebbero fatto leva sulla creazione di un Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo nonché sulla questione avulsa alla NATO riguardo l’accettazione della Turchia nell’Unione europea da parte della Svezia. Ma nonostante l’ottimismo atlantista, alle parole dovranno seguire i fatti. L’Ungheria non ha ancora dato l’ok all’ingresso del paese scandinavo e la posizione di Ankara dovrà comunque essere ratificata dal parlamento turco. Persino il ministro degli esteri di Stoccolma, Ann Linde, ha smorzato un po’ l’ottimismo aspettandosi che la Turchia approvi l’adesione presto, ma non già in autunno.
Al trionfalismo di Stoltenberg è seguito comunque quello del presidente statunitense, Joe Biden, che si è detto pronto a collaborare con la Turchia per rafforzare la difesa nell’area euro-atlantica. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito una tappa storica quella della promessa turca.
Una promessa che però potrebbe essere un rischio ben calcolato da parte di Erdogan, consapevole che la variegata famiglia di Bruxelles sia ben lontana dall’accordo sull’accogliere la Turchia.