di Margherita Furlan e Fabio Belli
Donald Trump ha scelto il 39enne senatore dell’Ohio J.D. Vance come vicepresidente. Una scelta che il tycoon, intervenuto su Truth Social durante la Convention repubblicana in corso a Milwaukee, ha detto di aver preso dopo una lunga riflessione.
Salito alla ribalta nazionale con la pubblicazione nel 2016 del suo libro di memorie “Hillbilly Elegy”, Vance fu eletto al Senato nel 2022 diventando, dopo un passato di critiche a Trump, uno dei più strenui sostenitori del programma “Make America Great Again”. Per quanto riguarda il consenso interno Vance rappresenta la carta giusta per attirare i giovani e le classi meno abbienti, non a caso Trump ha ammesso che il candidato vice presidente “si concentrerà sulle persone per le quali ha combattuto in modo così brillante, i lavoratori e gli agricoltori americani”.
In precedenza Vance era stato molto chiaro sulla crisi ucraina. “Chiunque abbia un cervello in testa sa che la questione finirà con i negoziati… L’Ucraina è funzionalmente distrutta come Paese”, aveva detto etichettando la politica statunitense nei confronti di Kiev come insostenibile. “L’età media di un soldato del loro esercito è di 43 anni. Nessuno è in grado di spiegare cosa si otterrà con 61 miliardi di dollari, quindi dobbiamo spingere per una fine negoziata della guerra”, aveva affermato il vice di Trump. Ma, in un’intervista a Fox News Vance fa ben intendere le intenzioni di Washington: scaricare sull’Europa la guerra in Ucraina e confrontarsi con la Cina. Dopo la sua nomina, Vance ha promesso che se Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali, negozierà con la Russia per evitare una guerra nucleare. Dichiarazioni che il Cremlino, tramite il suo portavoce Dmitry Peskov, ha definito puramente speculative.
Vance è però anche un convinto sostenitore di Israele. In un’intervista rilasciata alla CNN, Vance ha espresso il suo sostegno al proseguimento della guerra su Gaza, incolpando Hamas come unico responsabile delle vittime palestinesi.
Vance si è inoltre scagliato contro l’Iran, sostenendo che gli Stati Uniti dovrebbero fare qualcosa contro la Repubblica Islamica: “Se vuoi prendere a pugni gli iraniani, colpiscili forte”, ha sottolineato.
Nel frattempo, mentre Elon Musk prevede di donare 45 milioni di dollari al mese a un nuovo fondo in sostegno di Donald Trump per la presidenza, il candidato repubblicano è arrivato alla Convention nazionale repubblicana di Milwaukee, facendo la sua prima apparizione pubblica dopo Butler. Trump si è presentato con una vistosa benda bianca sull’orecchio. Acclamato dalla folla, ha risposto con il pugno, lo stesso gesto fatto dopo l’attentato. Il suo discorso alla convention è previsto per il 18 luglio.