di Jeff Hoffman
Le navi dragamine britanniche inviate dal Regno Unito all’Ucraina non potranno attraversare né lo stretto del Bosforo né quello dei Dardanelli. “La Turchia ha chiuso lo stretto alle navi da guerra dirette alle parti belligeranti in conformità con l’articolo 19 della Convenzione sullo Stretto di Montreux”, hanno fatto sapere dall’Ufficio di Presidenza turco.
Poco prima, il ministero della Difesa britannico aveva ribadito la volontà di ricostruire la Marina ucraina inviando intanto due dragamine modello Sandown.
Più o meno nelle stesse ore, si è svolta in Turchia un imponente operazione di polizia che ha portato all’arresto di 33 persone accusate di spionaggio per conto del Mossad israeliano. “Si tratta dell’operazione Talpa”, ha fatto sapere il ministro della Giustizia turco Ali Yerlikaya dal suo profilo X.
Nel frattempo, il mattino del 1 gennaio 2024, una piattaforma di numerose associazioni turche ha radunato a Istanbul almeno duecentomila persone che, dal ponte Galata e dalle strade adiacenti, hanno aderito all’appello: “Misericordia per i nostri martiri, sostegno alla Palestina, maledizione su Israele” manifestando contro Tel Aviv e in sostegno della Palestina.
Per lo stop ai bombardamenti israeliani e a sostegno del popolo palestinese si sono viste numerose altre manifestazioni a Berlino, Parigi, Londra e Danimarca.
Mentre a Times Square, nella Grande Mela, un’insegna luminosa equiparava la richiesta di stop ai bombardamenti all’antisemitismo, gli interventi militari israeliani continuano anche in Cisgiordania, Libano e Siria. E la guerra si allarga.
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