di Fabio Belli
Gli scambi bilaterali tra la Turchia e i Paesi dell’America latina sono aumentati di 14 volte in un anno.
È quanto emerge dai dati ufficiali del ministero degli Esteri turco, secondo cui le transazioni sarebbero passate dai 950 milioni di dollari del 2022 a più di 10mila milioni di dollari del 2023. I dati del 2024 registrano addirittura un ulteriore 30% di aumento nelle importazioni turche.
La crescita è dovuta anche alle nuove sedi diplomatiche che Ankara ha aperto in Sud America. Queste hanno consentito alla Turchia la presenza di più di 20 compagnie nella regione, principalmente nel settore automotive e in quello minerario.
Non a caso, la compagnia Turkish Airlines offre voli diretti da e per diversi Stati latino americani ed è una delle poche operative in Venezuela.
L’interesse della Turchia per quello che una volta era considerato il “cortile degli USA”, ha radici ben lontane. Già nel 2015 il presidente Recep Tayyip Erdoğan, con una visita in Messico, Colombia e Cuba, è diventato il secondo capo di stato turco nella storia a visitare la regione. Una regione a cui la Turchia, in ottica di una prossima adesione ai Brics, guarda sempre più con interesse.