di Elisa Angelone
A poche ore di distanza dal discorso tenuto ieri da Vladimir Putin ai militari al Cremlino e da quello parallelo del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko in merito ai fatti dello scorso 24 giugno, il NYT pubblica un nuovo scoop secondo cui il generale russo Sergej Surovikin, ex comandante delle FFAA russe in Ucraina e ora vice di Gerasimov, avrebbe saputo in anticipo dei piani di Prigozhin di organizzare una “ribellione” contro i vertici della Difesa. Il generale Surovikin era stato tra i primi ad appellarsi al capo della Wagner affinché interrompesse la cosiddetta “marcia della giustizia”. Eppure, stando a quanto riporta il quotidiano statunitense -che cita un fantomatico rapporto di intelligence– è possibile che altri leader militari russi fossero al corrente del piano della Wagner e si insinua velatamente che possano addirittura aver aiutato Prigozhin a realizzarlo. Mentre tutti i principali media rilanciano la notizia, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov definisce le presunte rivelazioni su Surovikin “speculazioni e dicerie”. E chiarisce anche che, nonostante il gruppo Wagner riceva fondi statali, il governo russo “non ha nulla a che fare con gli affari del gruppo paramilitare in Africa”. Quegli affari, cioè, su cui, secondo alcuni analisti, Evgeny Prigozhin non ha alcuna intenzione di mollare la presa. In ogni caso, mentre il Cremlino starebbe ancora lavorando alla regolamentazione del gruppo paramilitare, “i consiglieri militari della Wagner continueranno le loro attività nella Repubblica Centrafricana”, assicura Peskov.
Nel frattempo, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro un cittadino russo e quattro entità presumibilmente legati ad “affari illeciti in oro” con il quale la Wagner finanzierebbe le proprie operazioni in Africa e in Ucraina. Parallelamente si leva il grido d’allarme di Varsavia per la presenza di Prigozhin e di alcuni suoi uomini in Bielorussia. Mentre Lukashenko afferma che l’esperienza dei combattenti della Wagner nel Paese sarà “utile alle forze armate bielorusse”, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg dichiara che l’Alleanza Atlantica “monitorerà i movimenti della Wagner in Bielorussia” per garantire la sicurezza degli alleati vicini.
Anche Kiev, naturalmente, è in allarme. Non mancano infatti speculazioni in Ucraina circa il reale motivo del trasferimento delle truppe Wagner in Bielorussia. Tra queste vi sarebbe l’ipotesi che si tratti di un piano per contrastare le azioni congiunte di Ucraina, Polonia e Lituania formando una nuova unità militare in territorio bielorusso che avrà il compito di avviare una campagna contro Kiev sul fronte occidentale. Secondo un canale ucraino, questo è quanto avrebbe riferito l’intelligence britannica alle autorità di Kiev.