di Margherita Furlan e Fabio Belli
I primi carri armati Abrams di fabbricazione americana sono stati consegnati all’Ucraina con mesi di anticipo rispetto alle stime iniziali. Lo riferiscono al New York Times, a condizione di anonimato, due funzionari della Difesa USA. Altri carri armati M1 Abrams saranno inviati nei prossimi mesi, hanno detto i funzionari, sottolineando che quelli spediti in Ucraina sabato scorso, 23 settembre, sono i primi. Nel frattempo, il governo tedesco ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di oltre 400 milioni di euro. L’invio di navi senza equipaggio si distingue in un totale di unità 50 che possono operare sott’acqua fino a una profondità di 100 metri, riducendo così fortemente la propria visibilità.
Nel frattempo, nel Caucaso, non appena una delegazione americana ha lasciato l’Armenia, un’altra delegazione sta per sostituirla: si tratta della nota associazione USAID. Secondo quanto afferma Reuters, il capo dell’USAID, Samantha Power, e l’assistente del Segretario di Stato per gli Affari Europei ed Eurasiatici, Yuri Kim, “riaffermeranno il sostegno degli Stati Uniti alla democrazia, alla sovranità, all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Armenia, nonché il suo impegno a soddisfare i bisogni umanitari del Nagorno-Karabakh”. Già nel mese di luglio l’organismo aveva dichiarato che avrebbe ampliato la sua presenza in Armenia dove sarebbero in corso oltre 25 progetti fino al 2025.