di Fabio Belli
Il Segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, è in visita oggi a Kiev per annunciare l’arrivo di nuove armi. Blinken ha informato il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj che gli aiuti militari a lungo ritardati di Washington sono ora “in arrivo” e dovrebbero fare “una vera differenza”. La visita di Blinken avrebbe lo scopo di “inviare un forte segnale di rassicurazione agli ucraini che si trovano ovviamente in un momento molto difficile”.
Nel frattempo, il Regno Unito dà il benestare a Kiev per colpire la Crimea.
Lo sostiene il segretario della Difesa britannico, Grant Shapps, secondo il quale l’Ucraina può utilizzare qualsiasi arma fornita dal Regno Unito per lanciare attacchi anche sulla penisola russa. Intervenendo a una conferenza della Royal Navy a Londra, Shapps ha sostenuto che una vittoria per la Russia sarebbe “inimmaginabile e inaccettabile”, e ha chiesto, pure lui, di intensificare le consegne di armi a Kiev.
Un mantra che non passa mai di moda visto che anche il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato forniture militari all’Ucraina.
Intanto il Cremlino annuncia la visita del presidente russo Vladimir Putin in Cina il 16 e 17 maggio per incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping. Durante il vertice, i due leader “discuteranno in dettaglio l’intera gamma di questioni di partenariato globale tra Mosca e Pechino e sulle questioni internazionali e regionali più urgenti.