di Fabio Belli
Le notizie secondo cui l’Ucraina sta ammassando truppe ed equipaggiamenti al confine con la Bielorussia preoccupano non solo le autorità di Minsk, ma anche Mosca. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha anche riferito che il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko discuteranno di questo problema al prossimo vertice della SCO.
Tuttavia, il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate bielorusse, Pavel Muraveiko, ha dichiarato che l’esercito del paese è addestrato a utilizzare armi nucleari tattiche in caso di una minaccia alla sovranità.
Intanto il fatto che gli aerei da ricognizione NATO dotati del sistema radar AWACS condividano con le autorità ucraine i dati raccolti non è più un mistero, lo riporta il portale inglese UK Defense Journal.
Nel frattempo, mentre il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg è sicuro che gli Stati Uniti, sotto qualsiasi presidente, sosterranno la NATO e l’Ucraina, quest’ultima appare sempre più nel caos. Oltre alla necessità di mobilitare 200mila persone entro la fine di quest’anno per risolvere il problema della carenza di personale nelle forze armate, riferita dal quotidiano tedesco Die Welt, vi è anche l’allarme odierno del servizio di sicurezza SBU, che ha reso noto l’arresto di un gruppo di sospetti che avrebbero pianificato di fomentare disordini per realizzare un colpo di stato a Kiev. Secondo l’intelligence ucraina, il tentativo di colpo di stato prevedeva la rimozione dal potere dell’attuale leadership militare e politica per poi tentare di impadronirsi del palazzo del parlamento e di bloccare le attività della Verkhovna Rada. Il tutto, secondo la dichiarazione dell’SBU, avrebbe giocato a favore di Mosca. Pertanto, alla luce di questa affermazione, non è da escludersi che si possa trattare dell’ennesima operazione sotto falsa bandiera. Ma il caos a Kiev emerge anche dalle finanze del paese visto che, secondo The Economist, l’Ucraina potrebbe dichiarare un default fiscale in caso di un probabile mancato un accordo con i creditori sulla ristrutturazione del debito.
Secondo quanto afferma un giornalista di Politico, sa quasi di ultima spiaggia il viaggio che il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, il capo dell’ufficio presidenziale Andrij Jermak e il ministro dell’Energia German Galushchenko effettueranno domani, 2 luglio a Washington, per discutere ancora una volta delle garanzie di sicurezza che gli Stati Uniti e la NATO possono fornire all’Ucraina.