di Fabio Belli
Il governo statunitense starebbe valutando di offrire un patteggiamento a Julian Assange.
È quanto riporta il Wall Street Journal, secondo cui il Dipartimento di Giustizia potrebbe respingere le 17 accuse ai sensi della legge sullo spionaggio se il fondatore di Wikileaks accettasse di dichiararsi colpevole di un reato minore inerente alla cattiva gestione di informazioni riservate.
Il patteggiamento potrebbe mettere fine alla battaglia legale per l’estradizione negli Stati Uniti. Inoltre, la nuova pena terrebbe conto dei 5 anni di prigione già trascorsi a Londra.
In risposta, uno degli avvocati difensori di Assange, Barry Pollack, ha definito inappropriato ogni commento in attesa della decisione dell’Alta Corte britannica. “Gli Stati Uniti continuano con la stessa determinazione di sempre a chiedere la sua estradizione per tutte le 18 accuse, esponendolo a 175 anni di prigione”, ha detto Pollack.
Tuttavia, il Wall Street Journal afferma che gli avvocati di Assange hanno avuto discussioni preliminari con funzionari del dipartimento di Giustizia per porre fine al lungo calvario legale che da un epilogo drammatico potrebbe avere ora una sorta di lieto fine.